Overview delle attività intraprese dall’Istituto Italo Cinese durante il 2020
Il 2020 è stato un anno difficile, segnato dall’emergenza sanitaria mondiale causata dalla pandemia da Covid-19 e dalle sue molteplici e dolorose conseguenze, ma è stato anche l’anno in cui si celebrano i cinquanta anni di relazioni diplomatiche tra la Cina e l’Italia.
Nell’ambito di tale anniversario, l’Istituto Italo Cinese – che nasce nel 1971, dalla grande visione del Senatore Vittorino Colombo, proprio in corrispondenza dell’apertura di tali relazioni – ha promosso una serie di attività che riflettono le intenzioni virtuose alla base della sua stessa fondazione, nonostante le difficoltà imposte dalla pandemia globale.
Già cinquanta anni fa Vittorino Colombo aveva intuito le enormi potenzialità derivanti dalla collaborazione tra i nostri due paesi: con l’Istituto voleva porre le fondamenta di un ponte che facilitasse e sviluppasse la cooperazione e la collaborazione tra i nostri due popoli.
Oggi l’Istituto Italo Cinese continua a portare avanti con dedizione le sue attività finalizzate a rafforzare i rapporti di amicizia tra i due paesi, rendendosi protagonista nell’ambito delle iniziative strategiche del grande progetto “One Belt One Road” (iniziativa promossa dalla Cina anche nota come “Nuova via della Seta”) nonostante le difficoltà che la pandemia ha imposto.
L’Istituto Italo Cinese ha dimostrato di sapersi adeguare alle esigenze e ai limiti della situazione, incanalando le proprie energie e risorse nelle attività maggiormente necessarie al benessere dei due paesi, riconfermando il suo ruolo storico e la sua vocazione.
Non si può negare che l’emergenza sanitaria in corso nel mondo ha rallentato tutti i progetti in corso, ma in questo caso ha anche confermato come la partnership tra realtà private e governative sia italiane che cinesi abbia permesso di attivare canali di comunicazione a vantaggio di entrambi i paesi, riconfermando l’importanza dell’attività dell’Istituto nel coltivare tali rapporti nei decenni. L’Istituto, infatti, nei momenti più critici, ha dedicato tutto il suo impegno al coordinamento di una serie di scambi di aiuti operativi e comunicazioni prima dall’Italia a supporto della Cina a gennaio e febbraio 2020 e poi, nel momento più critico per l’Italia, dalla Cina verso l’Italia.
Dalla distribuzione gratuita di dispositivi di protezione a organizzazioni sanitarie e di soccorso fino all’organizzazione di web meeting per favorire lo scambio d’informazioni tra medici cinesi e italiani impegnati nella lotta contro il virus. Una reazione così immediata ed efficace da parte dell’Istituto c’è stata proprio grazie all’immagine e l’affidabilità della nostra Associazione, coltivata e rafforzata durante gli ultimi cinquanta anni. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la fondamentale collaborazione della Comunità Cinese di Milano, del Comune di Milano e della città Metropolitana di Milano che hanno lavorato fianco a fianco per portare a termine questa maratona solidale.
Anche quest’anno, nonostante le difficoltà dovute dalla didattica a distanza e dall’impossibilità di spostarsi liberamente tra un paese e l’altro, l’Istituto Italo Cinese ha collaborato con l’Accademia di Belle Arti di Brera per permettere agli studenti cinesi di conoscere le dinamiche per diplomarsi e specializzarsi presso il prestigioso Ateneo. L’accordo di collaborazione con l’Accademia mira a favorire lo scambio artistico e umanistico tra i due paesi e permette all’Accademia di creare nuovi rapporti con Istituti di insegnamento in Cina. L’Istituto Italo Cinese, inoltre, si pone come interlocutore per facilitare sia l’Accademia a promuovere e comunicare la propria offerta formativa in Cina sia i giovani cinesi a meglio comprendere in lingua cinese, come accedere ai test d’ingresso e all’iscrizione ai corsi accademici e al corso propedeutico, per familiarizzare con la storia e l’arte occidentale.
Fondamentale è anche il supporto che l’Istituto offre agli studenti cinesi per i corsi di lingua italiana, indirizzandoli verso le soluzioni migliori per imparare la lingua, requisito fondamentale per poter accedere all’Accademia.
L’Istituto Italo Cinese ha sempre prestato grande attenzione all’educazione e agli scambi tra studenti e ricercatori: verso la fine del 2020 ha dato il via, in collaborazione con la Federazione Studentesca Cinese, a un progetto che mira a rafforzare i rapporti tra gli studenti italiancii che studiano cinese nelle nostre università e cinesi che studiano nei nostri Atenei. L’iniziativa si inserisce all’interno della “One Belt One Road Education Alliance” e delle attività per celebrare il 50° anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina.
Crea momenti d’incontro tra gli studenti italiani e cinesi per permettere loro di approfondire la conoscenza delle reciproche culture attraverso attività one-to-one, la visita di mostre, visione di film e tante altro con la finalità di stimolare contestualmente lo scambio linguistico. Il primo incontro si è tenuto online il 18 dicembre e ha visto la partecipazione, oltre che degli studenti e dei coordinatori del Dr. Gao Lupeng – Console della Scienza, Tecnologia, Educazione e Cultura della RPC, del Presidente e della Direttrice dell’Istituto Italo Cinese, e della Professoressa e Ricercatrice di lingua e letteratura cinese presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Chiara Piccinini. Il prossimo incontro, ancora online data la situazione sanitaria, è previsto per il 22 gennaio 2021.
Tra le diverse iniziative promosse nel 2020, l’Istituto Italo Cinese, in collaborazione con il Comitato Olimpico Cinese per le Olimpiadi di Beijing 2022 e la Beijing Fashion Association, ha invitato e supportato alcuni candidati italiani per la partecipazione al concorso “Beijing 2022 Global Call for Design Proposals for the Visual Appearance of Uniforms”. Il concorso invitava diversi stilisti cinesi ed internazionali a presentare la propria idea per il design delle uniformi per l’evento sportivo. Grazie a tale collaborazione, una delle stiliste candidate con il supporto dell’Istituto, è stata selezionata per le prossime sfilate in presenza.
Tra le altre attività cui l’Istituto Italo Cinese ha collaborato quest’anno, per celebrare l’importante anniversario che cade nel 2020 e per arricchire le iniziative legate al “One Belt One Road” sotto la tematica “Exchange and Friendship”, vale la pena menzionare i concerti organizzati in collaborazione con il Conservatorio Centrale di Pechino.
Questi concerti verranno trasmessi on line nelle prime settimane del 2021. L’Istituto Italo Cinese ha coinvolto nell’iniziativa tre prestigiosi conservatori italiani: il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia, il Conservatorio Statale di Musica Arcangelo Corelli di Messina e la Civica Scuola di Milano Claudio Abbado.
Durante quest’anno difficile l’Istituto Italo Cinese ha continuato a coltivare rapporti con diverse istituzioni e a siglare accordi per facilitare gli scambi culturali e scientifici tra i due paesi. In particolare va menzionato l’importante Protocollo d’Intesa firmato con la Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori con sede a Milano a seguito di eventi di divulgazione di informazioni di prevenzione dal 2017 presso la comunità cinese di Milano.
L’Istituto Italo Cinese vanta una lunga storia di collaborazione medico scientifica con enti cinesi e italiani che ha inizio negli anni ‘80, l’accordo di collaborazione firmato prevede, in particolare, la facilitazione di contatti con autorità cinesi e rappresentanti delle Istituzioni locali e all’intensificazione della collaborazione tra medici e scienziati dei due paesi per favorire la ricerca, la diagnosi e la prevenzione con ricercatori a diversi livelli nel settore di ricerca scientifica e clinica. Nello specifico, la collaborazione tra l’Istituto Italo Cinese e l’Istituto dei Tumori di Milano mira a studiare le abitudini alimentari della popolazione Cinese residente in Italia, e in particolare a Milano, per prevenire i tumori. In questo senso, il ruolo dell’Istituto Italo Cinese consiste prevalentemente nella mediazione linguistica con la comunità cinese, a titolo gratuito, dal momento in cui il reparto Ricerca dell’Istituto Nazionale dei Tumori ha autofinanziato interamente lo studio alimentare di cui sopra.