Tra il 21 novembre e il 22 dicembre 2024, Monsignor Pier Francesco Fumagalli, membro del Comitato Direttivo dell’Istituto Italo Cinese, ha tenuto in Cina un secondo ciclo di lezioni e conferenze in alcune delle più prestigiose università del Paese, riscuotendo un grande interesse da parte di studenti e accademici.
Durante questo viaggio, Monsignor Fumagalli ha visitato nove città, estendendo la portata delle sue attività rispetto al primo tour dello scorso maggio. Tra le università che hanno ospitato gli incontri figurano istituzioni di alto prestigio, come la Ocean University of China di Qingdao, la Shandong University di Jinan, la Northwest University di Xi’an, la Nankai University di Tianjin, la Zhejiang University di Hangzhou, la Shanghai Normal University e la Fuzhou University.
Anche in questa occasione, il tema centrale degli incontri è stata la figura di Marco Polo, commemorato quest’anno in occasione del 700° anniversario della sua scomparsa. Le conferenze hanno approfondito in particolare i manoscritti della sua celebre opera “Il Milione”, conservati presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, suscitando un forte interesse per l’eredità culturale lasciata dal viaggiatore veneziano. Accanto a questo tema centrale, sono stati affrontati argomenti di grande rilevanza per il dialogo culturale contemporaneo, tra cui il rapporto tra le civiltà cinese e italiana, il concetto di un “nuovo Rinascimento” nel contesto globale e l’influenza reciproca tra Oriente e Occidente nella costruzione della civiltà moderna.
Nel corso delle sue numerose tappe, Monsignor Fumagalli ha incontrato anche diversi esponenti di spicco delle istituzioni governative e culturali cinesi, tra cui il Prof. Xiu Bin, Direttore del Centro Internazionale di Sinologia, con cui ha discusso temi di grande rilievo legati alla cultura e all’importanza dello scambio di idee e conoscenze tra diverse tradizioni.
Questi incontri si sono rivelati un’occasione preziosa per approfondire temi di grande rilevanza culturale e storica, favorendo la diffusione di conoscenze e la valorizzazione del patrimonio condiviso tra Oriente e Occidente. Le lezioni e conferenze hanno contribuito non solo a stimolare il dialogo tra studenti e studiosi di vari dipartimenti, ma anche a rafforzare il ruolo della cultura come ponte capace di unire mondi diversi, promuovendo una comprensione reciproca sempre più profonda.